The Adventures of the All Guardsmen Party

Amico, dov'è il mio psionico?

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Questa è la storia di un gruppo di guardie, reclutate nell'Inquisizione dopo che il loro reggimento è stato ridotto ad un misero totale di 37 effettivi da una combinazione di orki, eretici, altri orki, tiranidi e, ovviamente, brillanti piani dei loro stessi ufficiali. Al momento sono al servizio di un inquisitore che è l' equivalente 40k del professor Oak; fornisce squadre e missioni ad interrogatori che necessitano di un po' di esperienza di comando prima di diventare inquisitori a pieno titolo. Il gruppo di guardie è stato accoppiato con una squadra di non combattenti, assegnato ad un interrogatore e spedito a combattere i nemici dell'Impero, la situazione non li rende particolarmente entusiasti. La nostra storia comincia con Nubby e Twitch che tentano vanamente di aprire il portello sigillato della navetta, dopo aver scoperto che la loro squadra comprende, nell'ordine: tre psionici, un assassina e un tecnoprete, oltre all'interrogatore stesso. Sarge sta urlando interiormente al ricordo degli ultimi due psionici con cui la squadra ha avuto a che fare, e della cascata di sangue e possessione demoniaca avvenute entro pochi minuti dalla loro entrata in scena. Doc è affascinato dall'immagine del grasso bambino troppo cresciuto intento a mordicchiare il poggiatesta di un sedile. Heavy, dopo aver deciso che il tutto non è di sua competenza, si è messo comodo disteso su una fila di sedili. L'interrogatore ha spiegato che il compito della squadra era scoprire perché un certo pianeta non stava fornendo psionici alle navi nere. Nel frattempo uno di loro ha chiesto a Sarge di smettere di gridare perché rendeva difficile concentrarsi. >La Squadra di Guardie in: Amico, dov'è il mio Psionico? >Contatore fenomeni psichici: 0 >Contatore insidie del Warp: 0

Così ci siamo ritrovati chiusi in una piccola nave con tre psionici, diretti ad effettuare la perquisizione accurata di un intero pianeta con il singolo scopo di trovare ALTRI psionici. Dal nostro punto di vista non era una situazione molto rosea. Diavolo, alcuni di noi avevano serie preoccupazioni riguardo alla possibilità di non riuscire ad arrivare a destinazione sani di mente. Il viaggio in sè non è stato così male. Invece di essere ospiti su una nave della flotta il nostro interrogatore disponeva di una piccola unità personale. Certo, quasi tutto lo spazio era occupato dalla sua collezione di cogitatori obesi, ma almeno non avevamo mozzi che cercavano di portare via le nostre armi o si lagnavano delle trappole piazzate nei corridoi. Il problema erano i compagni di viaggio. Nessuno degli psionici attirava le nostre simpatie. Uno era un tipo untuoso che passava decisamente troppo tempo a chiacchierare e cercare di fare bella figura, il secondo era un viscido delatore che monitorava costantemente i pensieri di tutti per riferirli al capo e l'ultimo era un bambinone psicotico che occasionalmente si lanciava in sfuriate telecinetiche. Li avevamo battezzati Faccia, Spia e Matto. Rispetto a quel trio l'assassina snob e il tecnoprete antisociale non erano così male. L'interrogatore, invece, era immensamente peggio. Il tipo era un adepto e, apparentemente, qualche sorta di mago dell'elaborazione dati, serviva un'intera nave solo per portare in giro i suoi cogitatori che amava come figli. Disgraziatamente però non si trattava di un perfetto isolazionista, invece di starsene al buio in mezzo ai cogitatori organizzava continuamente riunioni a cui eravamo tenuti a presenziare. Non passava una giornata senza che ci chiamasse in adunata per aggiornare tutti sui piccoli indizi che aveva trovato, o verificare come ci stessimo preparando alla missione, o predicare riguardo i comportamenti opportuni da tenere nell'Inquisizione. Era orribile.

Durante la precedente missione avevamo felicemente ignorato del tutto gli altri mentre loro facevano felicemente altrettanto. Questa volta avevamo un interrogatore che aveva visto il combattimento solo in fotografia intento a fornirci consigli non richiesti riguardo esercitazioni, attrezzatura, aderenza ai regolamenti e dannata etichetta. Il tutto era elargito in un tono di compiaciuta benevolenza, chiaramente comprendeva come fossimo solo lavoratori manuali privi d'ingegno e non potessimo essere biasimati per non essere intelligenti quanto lui, di conseguenza era suo dovere prendersi carico di tutti i ragionamenti complessi in vece nostra. La ciliegina sulla torta era Spia, che continuava a riferire tutti i nostri PENSIERI al capo. Ogni volta che una delle sue prediche ci portava vicini alla furia omicida il sorcio saltava fuori a denunciarci e ci spettava una seconda predica riguardo l'atteggiamento appropriato nei confronti dell'autorità. Buon Imperatore, siamo arrivati ad odiarlo. Alla fine, comunque, abbiamo raggiunto il pianeta che aveva attirato l'attenzione dell'Inquisizione fornendo alle navi nere solo psionici pateticamente deboli e inadeguati per qualsiasi utilizzo. Probabilmente c'erano in giro svariati cani con più talento psichico rispetto ai migliori elementi presentati alle navi. Tuttavia la scansione del pianeta non aveva rilevato psionici non autorizzati a piede libero, quindi gli esattori si erano presi il loro misero tributo ed erano ripartiti. A quel punto toccava a noi capire dove fossero finiti tutti i dotati che sarebbero dovuti stare su un pianeta di quelle dimensioni. La sostanza di tutte le piccole riunioni che ci era toccato patire era che una sparizione su scala così vasta significava avere a che fare o con corruzione a livello governativo, o un grosso culto, o qualche sorta di demone mangiatore di psionici o gli eldar. Quindi, fino a prova contraria, dovevamo agire presumendo che CHIUNQUE fosse coinvolto e finché l'interrogatore non otteneva qualche indizio specifico non avremmo ricevuto nessuna sorta di appoggio esterno.

L'assassina raffinata e Faccia facevano tutto il lavoro di gambe a livello sociale. Il loro ruolo era raccogliere informazioni dalla gente in maniera discreta mentre noi sorvegliavamo i dintorni, o preferibilmente qualche tavola calda economica nelle vicinanze. Apparentemente erano piuttosto bravi, dato che chiunque tranne noi li considerava una frequentazione incredibilmente piacevole. Alla fine di ogni giornata trascrivevano i risultati e li trasmettevano all'interrogatore per l'analisi. L'altra squadra di raccolta informazioni comprendeva il tecnoprete, Spia e un furgone senza contrassegni. I due gironzolavano tutto il giorno violando reti wireless, esaminando i pensieri della gente e girando tutte le informazioni al capo in orbita. Noi guidavamo il furgone e procuravamo le merendine. Non tutti riuscivamo a lasciare la nave, uno o due di noi erano sempre inchiodati alla base, dato che apparentemente era compito nostro accudire lo psionico Matto. Si poteva davvero chiamare accudire: dovevamo pulire quello che sporcava, dargli da mangiare, calmarlo quando dava in escandescenze e intrattenerlo quando si annoiava e cominciava a tirare via i rivetti dalle pareti con la mente. Il povero Doc si sorbiva la maggior parte dei turni, semplicemente perché non era molto bravo a dire di no. Tutto considerato comunque era un miglioramento rispetto al viaggio, occasionalmente riuscivamo ad allontanarci dai nostri compagni di squadra e chi era di rinforzo al gruppo sociale riusciva a visitare alcune feste veramente di alta classe. Era sempre una buona occasione per rimediare qualcosa da mangiare e, nel caso di Nubby, intascare l'argenteria.

Dopo un po' di tempo l'interrogatore ci ha riuniti per informarci delle sue brillanti deduzioni e magistrali analisi. Il tutto riguardava flussi di denaro, incrementi in peso politico, manifesti di carico falsificati e un sacco di altre cose che, fondamentalmente, non ci interessavano. La faccenda si poteva riassumere in "Qualcuno nel governo sta vendendo gli psionici fuori dal pianeta". Una volta conclusa la dissertazione riguardo il suo genio, l'interrogatore ha trasferito tutta la squadra salvo sè stesso su alcuni piani di un condominio in una delle città maggiori del pianeta. Appena sistemati ci ha spediti a fissare attentamente e molto a lungo un gruppo di banche lì vicino. Eravamo piuttosto soddisfatti di essere lontani da lui e dalle sue riunioni e in poco tempo abbiamo trasformato l'edificio in un'adeguata caserma da guardie. In sostanza Twitch ha tappezzato la zona con dozzine di trappole, Nubby ha cominciato a ricettare roba rubata nel garage e gli altri si sono dedicati a piazzare una serie di barricate fra noi e l'esterno, oltre che fra noi ed il resto della dannata squadra. Era bello sentirsi a casa.

Dopo poco tempo l'interrogatore ci ha comunicato di aver individuato il banchiere dell'operazione e tutta la squadra a terra è stata spedita a cavargli fuori qualche risposta. Quindi, mentre Heavy aspettava nel furgone insieme con i socialmente inaccettabili e ignorava lo sgorbio che gli punzecchiava la mente e pretendeva dolciumi, il resto di noi si è infiltrato nella banca. In sostanza ci siamo infilati dei completi, ottenendo di somigliare esattamente a delle guardie con il completo addosso, e abbiamo seguito a passo di marcia l'assassina e Faccia nella sede di una delle banche più grosse del pianeta. Abbiamo avuto qualche problema a superare il controllo di sicurezza, il che era decisamente colpa nostra. Ognuno di noi si era portato il fucile laser sotto il cappotto e Twitch aveva ancora addosso qualche carica da demolizione. Il travestimento non era proprio il nostro forte. Fortunatamente fra i maneggi psichici di Faccia e l'hackfurgone del tecnoprete attaccato all'impianto di sicurezza siamo riusciti a passare. Superata la sicurezza Faccia e l'assassina hanno unto qualche ruota e pasticciato con qualche mente. Poco dopo eravamo tutti seduti in una gradevole discussione accompagnata da tè e pasticcini con il banchiere. Insomma, loro erano seduti, noi guardie eravamo in piedi e facevamo del nostro meglio per apparire inquietanti. Alcune credenziali false sono state mostrate, alcuni trucchi psichici sono stati impiegati, un trasmettitore molto discreto è stato collegato ad un cogitatore e tutti ce ne siamo andati felici e in buona salute. Abbiamo optato di uscire dalla porta posteriore per evitare di turbare nuovamente la sicurezza, e anche perché Nubby andandosene si era tirato dietro il carrello del tè.

Il capo e gli altri erano decisamente eccitati riguardo alle informazioni tirate fuori dal cogitatore del banchiere. I giorni seguenti sono trascorsi in relativa tranquillità mentre l'interrogatore lavorava con il resto della squadra per mappare una ragnatela di corruzione e mazzette. Il tutto è durato fino a quando Spia ci ha chiamati una sera per dirci che un grosso gruppo di sicari stava attraversando il piano disabitato sotto di noi. In pochi secondi eravamo pronti allo scontro e abbiamo cominciato a fare fuoco su di loro da direzioni multiple prima ancora che raggiungessero il margine del perimetro. Avevamo una buona copertura, buone linee di fuoco, conoscenza del terreno, armamenti superiori, un miglior addestramento e l'elemento sorpresa. È stato un massacro. Gli ultimi tre di loro erano bloccati da Twitch e Heavy e noi li stavamo aggirando, poi tutto è diventato buio e sono cominciate le urla agghiaccianti. Quando è tornata la luce tutti i sicari, vivi e morti, erano stati ridotti in poltiglia e si sentiva Matto ridacchiare dal piano di sopra. La cosa ha decisamente raffreddato l'atmosfera, tutti quanti guardavamo nervosamente lo psionico mentre raccoglievamo le nostre cose e ci preparavamo a sparire prima dell'arrivo delle autorità. Abbiamo scelto di andarcene via terra con un camion mentre il resto della squadra avrebbe preso la navetta sul tetto. Volevamo stare quanto più possibile distanti dal trio psionico dopo quella scena, inoltre Nubby e Twitch rifiutavano di abbandonare le loro attrezzature. >Contatore fenomeni psichici: 1 >Contatore insidie del Warp: 0

Ci siamo trasferiti in un altro gruppo di appartamenti praticamente identico e abbiamo ricominciato a guardizzarlo, salvo che Twitch ha avuto licenza di fare del suo peggio con il piano disabitato anziché occuparsi solo di porte e finestre. Di conseguenza raggiungere la base attraverso l'entrata principale richiedeva circa quindici minuti e comportava un rischio molto concreto di morte violenta. Però a quel punto sapevamo esserci persone attivamente impegnate a cercare di ucciderci e non ci andava di dipendere da qualcuno che trasformava corpi in poltiglia ridacchiando per la sicurezza del perimetro. Il resto della squadra ha optato per limitarsi all'accesso per via aerea dopo che l'assassina ha quasi perso una mano per non aver seguito alla lettera la procedura d'ingresso di Twitch. Dopo alcuni giorni passati alla nuova base facendo giri di perlustrazione e mantenendo un profilo basso, Spia ha scoperto un giovane psionico nascente abbastanza rilevante da avere valore. Quindi la nostra squadra di agenti d'elite dell'Inquisizione ha cominciato a pedinare un lattante. Il furgone senza contrassegni lo seguiva giorno e notte, dal suo appartamento, all'asilo, al parco giochi e in qualsiasi altro posto si possa portare un bambino. Immagina cinque uomini pesantemente armati, ammucchiati intorno ad uno schermo, intenti a guardare un bambino che va sull'altalena, mentre dietro di loro un tizio innegabilmente inquietante riferisce tutto quello che pensano le persone presenti nel parco giochi e un bambinone psicotico si infila le dita nel naso e bofonchia fra sè. Alla fine tuttavia il nostro appostamento bislacco ha fruttato: un gruppo di tizi in completo è saltato fuori e ha prelevato il bambino e la madre.

Eravamo lì, cinque guardie e due psionici in un parco per bambini all'inseguimento di un gruppo di agenti governativi che stavano trascinando via una donna in panico e un bimbo piccolo. Donna e bambino urlavano, i governativi stavano chiamando rinforzi, i nostri psionici stavano gridando che uno dei governativi era un intoccabile e per quanto stessimo impugnando le nostre armi nessuno di noi voleva aprire il fuoco in mezzo ad un parco pubblico. Stavamo guadagnando terreno (correre è fondamentale per la sopravvivvenza di una guardia), ma quando siamo stati sul punto di raggiungerli uno di loro ha premuto un bottone che aveva sul torace e un altro ha cominciato a fluttuare mentre l'area circostante si ricopriva di ghiaccio. Abbiamo sbattuto contro un muro invisibile e ci siamo ritrovati a terra mentre Spia si è fermato e ha cominciato a bofonchiare e fare gesti strani. Non volevamo ritrovarci in mezzo a una battaglia di psionici, quindi abbiamo aggirato lo scudo invisibile, lasciato Heavy a coprire lo psionico nemico e ripreso l'inseguimento. I governativi si sono buttati a terra in un'area giochi e hanno aperto il fuoco contro di noi con armi leggere, ma erano vagamente intralciati dal fatto che il bambino avesse cominciato ad emettere scariche di elettricità statica a casaccio. Abbiamo deciso che la sopravvivenza era più rilevante rispetto al rischio di vittime civili e abbiamo risposto al fuoco dalla poca copertura che avevamo a disposizione, dato che eravamo maledettamente bravi nel nostro mestiere le cose hanno preso rapidamente una brutta piega per loro. Ne abbiamo abbattuto la maggior parte con le prime bordate e la cosa ha convinto gli altri a starsene ben coperti mentre li aggiravamo. Dietro di noi Heavy manteneva un fuoco di stubber costante contro lo scudo dello psionico nemico e Spia faceva la sua parte, finché il tizio non è scomparso con un piccolo pop.

Mentre Heavy e Spia guardavano il punto in cui lo psionico stava fino ad un momento prima noi abbiamo caricato i governativi rimanenti. Il nostro interrogatore ci stava volenterosamente ricordando via radio che voleva prigionieri, quindi ci siamo approcciati con l'intento di pestare a sangue uno degli ultimi sopravvissuti. Sfortunatamente a quel punto i rinforzi sono arrivati, sotto forma di un velivolo governativo senza contrassegni che ha immediatamente cominciato a fare fuoco di soppressione in maniera molto drastica. La posta si era alzata decisamente al di sopra delle nostre possibilità quindi ce la siamo filata mentre i governativi rimanenti si ammucchiavano dentro insieme alla donna e al bambino. Apparentemente però non avevano finito con noi, appena le porte si sono chiuse il velivolo si è sollevato e si è preparato a mitragliarci. Ci siamo buttati a terra e abbiamo schivato la prima passata da buone guardie, mentre alle nostre spalle lo psionico nemico è riapparso con un altro pop e lo scontro è ricominciato. Questa volta la faccenda si è conclusa nel giro di pochi secondi, Matto era finalmente riuscito a portare il suo grasso culo sulla scena e con un piccolo ~schlorp~ lo psionico si è rivoltato come un calzino. Sistemato lui, entrambi i nostri psionici ed Heavy hanno rivolto la loro attenzione al velivolo, che ha deciso fosse un buon momento per contenere le perdite e filarsela. Tempo di rimettersi in piedi e l'interrogatore ci ha chiamati per comunicarci che l'assassina e Faccia erano riusciti ad attaccare un tracciatore al velivolo e da lì a poco il tecnoprete ci avrebbe prelevati per assaltare qualunque struttura su cui fossero atterrati. >Contatore fenomeni psichici: 3 >Contatore insidie del Warp: 1

Apparentemente qualche dettaglio infinitesimale dei governativi o del velivolo era stato sufficiente per consentire all'interrogatore di richiedere finalmente un supporto ufficiale. Dopo aver finito di starnazzarci contro per non aver catturato nessuno, o per non aver bloccato il velivolo, o per tutte le altre cose che avevamo fatto nel modo sbagliato, ci ha detto che una o due squadre di arbite ci avrebbero assistito nell'operazione. Nubby era comprensibilmente nervoso riguardo l'avere intorno quelle che erano, almeno sulla carta, forze dell'ordine, e nessuno di noi era particolarmente soddisfatto di sapere che l'interrogatore aveva richiesto gli arbite perché ci reputava incompetenti, ma tutto considerato la notizia era stata ben ricevuta. Altri corpi da piazzare fra noi e il fuoco nemico erano sempre i benvenuti, a maggior ragione se ben addestrati e attrezzati di corazzatura pesante. La struttura in cui siamo atterrati era grossa, cupa e palesemente uno spazioporto, di conseguenza il nostro compito durante l'incursione era raccogliere qualsiasi informazione disponibile riguardo la destinazione delle navette. Mentre le due squadre di arbite si divertivano a ripulire il posto stanza per stanza tramite il giudizioso impiego di fucili a pompa e manganelli elettrificati, noi abbiamo mantenuto un perimetro intorno al resto della nostra squadra, impegnata a connettersi a cogitatori e scansionare menti. A parte alcuni fuggitivi e idioti troppo stupidi per arrendersi non c'era stato nessun momento particolarmente eccitante, finché una delle squadre di arbite non ha trovato l'area di contenimento degli psionici. Mentre gli arbite si avvicinavano, apparentemente, uno dei governativi ha deciso che la situazione era irrecuperabile e ha liberato gli psionici. Usando come copertura una dozzina di bambini psichicamente dotati in panico gli agenti hanno sfondato attraverso gli arbite e si sono diretti verso di noi, o più precisamente verso il velivolo che stavamo esaminando. Abbiamo aperto il fuoco appena sono entrati nell'hangar e siamo riusciti a bloccarli nel corridoio, almeno finché la copertura di Sarge e Heavy è stata fatta saltare per aria da una palla di fuoco. Ci siamo di nuovo trovati in mezzo ad un duello fra psionici, era tre contro tre e stavolta Matto non li stava stracciando.

Lo scontro sembrava bilanciato, i nostri psionici stavano lì, facevano parecchie smorfie e ogni tanto manifestavano odori orribili o piccoli terremoti, i loro stavano in copertura e facevano lo stesso. Non avevamo visuale su nessun bersaglio e quando abbiamo provato a lanciare una granata ci è rimbalzata indietro a metà parabola. Non eravamo proprio sicuri di cosa fare, ma dopo il quarto fenomeno inquietante abbiamo deciso che era l'ora di mostrare iniziativa e concludere quella porcheria prima che qualcuno evocasse un demone. Sarge si è impossessato di un carrello elevatore che stava lì vicino, lo ha portato fuori dall'hangar e ci abbiamo attaccato sopra un po' di cariche da demolizione. Lo abbiamo puntato verso il muro esterno del corridoio in cui erano trincerati gli psionici, abbiamo piazzato un mattone sull'acceleratore e ridotto il tutto ad una pila di macerie prima che chiunque si rendesse conto di cosa stavamo combinando. Siamo rimasti decisamente straniti quando la polvere si è diradata e due degli psionici erano ancora lì, in piedi, protetti da una barriera, però dopo quella mazzata la faccenda non è durata a lungo. Con un botto infernale uno degli psionici è stato lanciato in aria e si è spiaccicato contro lo scudo mentre l'altro veniva rivoltato come un calzino. Dal fondo dell'hangar potevamo sentire Matto che ridacchiava. >Contatore fenomeni psichici: 8 >Contatore insidie del Warp: 2

Quella era l'ultima resistenza. Abbiamo frugato in mezzo alle attrezzature militari abbandonate nella zona mentre il resto della squadra faceva cose inquisitive ai cogitatori e ai governativi sopravvissuti. Dopo aver finito abbiamo impacchettato i risultati del saccheggio e ci siamo diretti alla base per riposarci e rifornirci mentre l'interrogatore giocava con la mole di dati che gli avevamo procurato. Ci avevano assicurato che in poco tempo avrebbe scoperto dove erano stati spediti gli psionici in uscita dalla struttura e ci avevano ordinato di prepararci all'assalto appena avessimo avuto un bersaglio. Essendo guardie sapevamo che il miglior modo per prepararsi ad un attacco è procurarsi un buon pasto e recuperare quanto più sonno possibile, quindi appena abbiamo finito di sistemare la nostra attrezzatura ci siamo messi in branda mentre il resto della squadra sorvegliava il perimetro. Questo significa che eravamo tutti profondamente addormentati, salvo Twitch che si limitava a sonnecchiare con il fucile laser puntato contro la porta e la sicura disinserita, quando il secondo gruppo di sicari ha attraversato il perimetro esterno. in questo gruppo c'era almeno un intoccabile, quindi probabilmente avevano visto i resti dei loro predecessori e avavano deciso che gli psionici erano la minaccia primaria. Disgraziatamente per loro gli intoccabili non sono proprio la miglior contromisura per le trappole esplosive. L'intero gruppo aveva lentamente liberato uno stretto passaggio attraverso il piano "attrezzato" da Twitch per raggiungere la grossa e costosa porta di sicurezza che dava accesso alla nostra caserma improvvisata. Si erano disposti alle spalle del loro miglior infiltratore e si erano preparati ad assaltarci appena avesse finito di hackerare la serratura. La porta si è aperta e hanno avuto esattamente 0,25 secondi per manifestare la loro sorpresa riguardo il livello di paranoia necessario per decidere di incollare svariate granate a miccia corta dietro una porta di sicurezza ultimo modello.

La cosa ha decisamente svegliato tutti e, trattandosi di Twitch, un intero caricatore di proiettili e un paio di granate a frammentazione avevano già attraversato la porta prima che noi fossimo del tutto verticali. Probabilmente non aveva colpito nessuno dato che la trappola era stata sufficiente a vaporizzare chiunque nelle immediate vicinanze, ma sicuramente aveva motivato la loro retroguardia a cominciare la ritirata. Non che gli abbia giovato molto, mentre noi prendevamo atto della situazione Twitch ha afferrato l'innesco a distanza e detonato ogni singola mina presente al piano di sotto. L'intero livello del palazzo è esploso, tirandosi dietro il resto dei sicari e facendo scattare allarmi in tutto l'isolato. Fortunatamente l'edificio non era infiammabile ed era strutturato in maniera piuttosto solida, quindi, salvo una sveglia decisamente brutale, nessuno a cui tenessimo aveva patito danni. Sarge ha deciso che il tempo per le pennichelle era concluso, quindi ci siamo equipaggiati e abbiamo atteso l'ordine dell'interrogatore. Non abbiamo dovuto aspettare molto, aveva individuato un rogue trader che raccoglieva gli psionici e li girava a schiavisti fuori dal pianeta. Una squadra congiunta di flotta e arbite ci avrebbe aspettati in orbita e avremmo abbordato il rogue trader prima che fuggisse. Il nostro obiettivo primario era catturare i graduati della ciurma e individuare i loro contatti nel governo locale. Gli obiettivi secondari comprendevano: recuperare tutti gli psionici attualmente sulla nave, requisire i registri navali e finanziari e "Non far saltare in aria la nave come avete fatto con la base. Le guardie sono tutte così incompetenti?"

Così siamo finiti su una navetta da abbordaggio della flotta, diretti alla cattura di un rogue trader e del suo seguito su una nave piena di prigionieri psionici. Non eravamo esattamente entusiasti delle nostre probabilità di sopravvivenza: i rogue trader hanno la reputazione di essere, o quanto meno assumere, persone decisamente spaventose. Inoltre, una nave piena di psionici non addestrati era un pensiero piuttosto terrificante, specialmente considerato come era già pessimo stare a fianco ai nostri. Nonostante tutto però eravamo guardie, e affrontare morte certa per superiori ingrati è l'essenza dell'essere guardie. Nessuno di noi ha apprezzato particolarmente il transito sulla navetta, il pilota era chiaramente terrorizzato e le sue manovre evasive hanno dato la nausea a tutti. Eravamo quasi sicuri che ci avrebbero fatti saltare per aria prima ancora di arrivare a destinazione, invece siamo riusciti a raggiungere lo scafo e a tagliarci una via d'entrata, mentre diverse altre navette facevano lo stesso in altre zone. Non era un approccio molto discreto, quindi non ci siamo stupiti se dopo neanche dieci passi all'interno della nave sono scattati gli allarmi. Comunque conoscevamo il mestiere e abbiamo falciato ogni resistenza prima che potessero nuocerci. L'assalto stava procedendo bene per tutte le squadre. Avevamo catturato i motori e le batterie principali, gli hangar erano sul punto di arrendersi e il tecnoprete era piuttosto sicuro di aver individuato la posizione del ponte. A quel punto ha avuto uno slancio di iniziativa e ha hackerato i controlli di tutte le porte d'ingresso perché si bloccassero aperte e non potessero essere usate per ostacolarci. Disgraziatamente è venuto fuori che quello era il pannello per le celle d'isolamento degli psionici e nel momento stesso in cui si sono aperte la situazione è diventata un inferno. Letteralmente.

Immagini spettrali hanno riempito l'aria, gli affreschi alle pareti hanno cominciato a piangere sangue, da ogni direzione provenivano grida soprannaturali e le griglie di ventilazione esalavano un fetore in grado di far impallidire anche le carenze igieniche di Nubby. I nostri psionici si sono messi al lavoro per cercare di sistemare le cose prima che l'intera nave venisse risucchiata nel warp o qualcosa del genere, noi invece non volevamo avere niente a che fare con una sezione della nave piena di oscurità soprannaturali e fluttuazioni di gravità. Tuttavia avevamo ancora una missione da compiere e, dato che le interferenze psichiche bloccavano le comunicazioni, Sarge ha assunto il comando operativo. Dovevamo raggiungere il ponte, che l'imbarazzato tecnoprete garantiva essere appena un pochetto oltre le celle di contenimento psionici, arrivati là occorreva trovare il rogue trader, catturarlo e pestarlo finché non sputava i nomi dei suoi amichetti. Il problema era che, pur essendoci percorsi verso il ponte che non attraversavano le celle, l'eccesso di energia psichica aveva trasformato l'intera sezione della nave in una terra di nessuno. Semplicemente camminarci in mezzo equivaleva al suicidio, Sarge però aveva intuito che esisteva la possibilità di attraversare quell'incubo in maniera sicura, dovevamo solo trovare le persone giuste. Sarge era piuttosto sicuro che qualunque nave trasportasse gruppi di psionici maldisposti dovesse avere a bordo almeno un intoccabile, in caso una situazione analoga a quella attuale si fosse verificata. Tutto ciò che dovevamo fare era capire dove si trovasse e convincerlo a fare una passeggiata con noi. Quindi abbiamo chiesto al tecnoprete una scansione rapida delle aree circostanti alla ricerca di zone prive di stranezze psichiche e siamo andati a buttare giù un po' di porte. Come da programma in una cabina un paio di intoccabili stavano ciondolando chiedendosi il perché di tutta quell'agitazione. Uno di loro ha cercato di reagire vincendo una pallottola in cambio dei suoi sforzi, l'altro invece ha compreso come, in tempi di sciagura, tutti gli uomini di buona volontà si debbano unire sotto un'unica bandiera e servire l'Imperatore. Lo abbiamo imbozzolato di nastro adesivo, cacciato in spalla a Heavy e siamo partiti verso il ponte.

Effettivamente la passeggiata è risultata piuttosto gradevole, a patto di ignorare scalfitture, chiazze, pozzanghere e la totale assenza di esseri viventi. Siamo arrivati felicemente al ponte senza incontrare opposizione alcuna e lo abbiamo trovato più chiuso di un convento di sororita in una città piena di guardie in licenza. Le porte sigillate sarebbero state un problema per altre squadre di assalto, ma Nubby aveva volenterosamente ottenuto alcune delle attrezzature da taglio usate dalla ciurma della navetta per fare breccia nello scafo. Con l'aiuto del tecnoprete abbiamo trovato una sezione di parete decisamente più sottile delle porte corazzate e abbiamo cominciato a scavarci un passaggio. Disgraziatamente, anche con una carica da sfondamento per aiutare l'ultima spinta, un cannello laser non è nè veloce nè discreto. Tutto ciò che abbiamo trovato sul ponte, dopo averlo bombardato di granate stordenti ed aver caricato, era un gruppo di sedie vuote ed una porta chiusa etichettata "Capsule di Emergenza" Abbiamo usato il trasmettitore della nave per contattare il capo e spiegare la situazione. Dopo aver finito di strigliarci, specialmente il povero tecnoprete, ha deciso che avrebbe tracciato la capsula del rogue trader anziché limitarsi a sparargli. A noi toccava recuperare i nostri dannati psionici e prepararci ad assaltare qualunque posto in cui il trader fosse atterrato alla fine. Con il nostro Intoccabile Imbozzolato a rimorchio siamo tornati nella terra di nessuno psichica e abbiamo cominciato a rassettare. L'II effettivamente rendeva il tutto un po' triviale, era semplicemente questione di raggiungere gli psionici, farli sedare da Doc e cacciarli sul bancale che Heavy spingeva in giro. Occasionalmente incontravamo un demone minore, un membro della ciurma impazzito o qualche tizio palesemente posseduto ma, fra l'II e l'applicazione acritica di laser, niente costituiva un pericolo effettivo. Alla fine abbiamo raccolto tutti gli psionici sopravvissuti (alcuni di loro erano rivoltati, accidenti a Matto) e ritrovato i nostri tre, un po' stropicciati ma pronti a seguire il rogue trader appena avessimo saputo dove era diretto. >Contatore fenomeni psichici: 23 >Contatore insidie del Warp: 5

Abbiamo scaricato il bancale di psionici sedati agli arbite insieme all'II. Vederlo andare via ci ha intristiti parecchio, era come avere un grosso orsacchiotto appiccicoso che teneva tutti felici e al sicuro, purtroppo doveva rimanere con gli psionici, quindi lo abbiamo lasciato e ci siamo diretti alla navetta. L'interrogatore ci ha trasmesso le indicazioni per raccogliere l'assassina, che aveva trascorso l'intera missione facendosi le unghie o qualcosa del genere, e ci ha spediti a rapporto in un distretto degli arbite vicino ad un qualche villone governativo. Il capo aveva usato le sue INCREDIBILI abilità ed il suo BRILLANTE intelletto per seguire il rogue trader lì e identificare astutamente il segretario tal dei tali come l'ideatore di tutto il casino. Il nostro compito era entrare silenziosamente e catturare rogue trader e segretario, in modo che l'inquisizione potesse utilizzarli per sbrogliare tutta la faccenda senza causare un grosso scandalo o una piccola guerra. Quindi gli arbite hanno messo su un perimetro molto discreto, il tecnoprete ha lavorato con alcune controparti locali per disattivare quietamente le comunicazioni della villa e il resto della nostra squadra ha pianificato l'incursione. A questo punto Sarge ne aveva abbastanza delle altrui stronzate, quindi ha posto il veto a svariati stratagemmi complessi proposti dall'assassina e da Faccia. Alla fine si sono arresi e il gruppo si è presentato come una squadra di guardie pesantemente armate accompagnate da alcuni psionici pericolosamente instabili.

Non erano i travestimenti migliori del mondo ma eravamo ragionevolmente sicuri che ognuno sapesse recitare la sua parte. Borbottando a proposito di guardie ostinate e piani stupidi il resto della squadra è stato attrezzato con uniformi da ufficiale o psionico autorizzato. Da parte nostra abbiamo messo su i gagliardetti di un reggimento locale e ci siamo fatti un sonno mentre gli altri sistemavano i loro costumi. Tutti addobbati abbiamo attraversato la sicurezza della villa, spacciandoci per protezione extra offerta da un generale locale al suo buon amico, il segretario. Il disgraziato era in stato di panico totale, stava riscuotendo vecchi favori da chiunque nel tentativo di fortificare la sua villa e noi calzavamo perfettamente in mezzo agli altri rinforzi. Non hanno neanche verificato le nostre credenziali, appena abbiamo detto di essere dalla loro parte ci hanno spinti oltre il controllo di sicurezza e fatti entrare. Il tipo ha persino invitato il 'generale' nel suo ufficio per ringraziarlo personalmente della generosità. Siamo entrati direttamente nell'ufficio del segretario e ci siamo presentati mentre il rogue trader stava in piedi dietro di lui e ci fissava con gli occhi fuori dalle orbite. Nessuna bella situazione dura per sempre, tuttavia, e dopo qualche istante di mutismo il trader ha dato una botta di idiota al segretario e ha aperto il fuoco.

La reazione però è stata un po' lenta, nel tempo necessario ad estrarre la pistola l'assassina aveva afferrato il segretario e noi avevamo ucciso diverse guardie del corpo. Abbiamo segnalato agli arbite di attaccare, ci siamo buttati in copertura e abbiamo cominciato un doppio scontro a fuoco con il rogue trader e i rinforzi della sicurezza. Lo avevamo bloccato come si deve e stavamo iniziando ad aggirarlo quando una porta è stata sfondata e il suo seguito si è unito al combattimento, due di loro già luccicanti. E ancora una volta eravamo inchiodati in mezzo a un dannato duello di psionici. Intanto gli arbite stavano avanzando per arrestare tutti e, senza un ordine diretto del segretario, le forze di sicurezza non sembravano molto inclini a sollevare discussioni con il veicolo corazzato che si erano portati dietro. All'interno Heavy stava falciando i rinforzi con il suo stubber, twitch inchiodava chiunque lasciasse la copertura e il resto di noi guadagnava lentamente terreno verso il rogue trader e i suoi psionici. Sorprendentemente, due di loro stavano tenendo testa ai nostri tre e, salvo qualche fenomeno minore, nessuno dei due gruppi sembrava fare alcunché. Alla fine la nostra avanzata ci ha portati a tiro del trader e del suo seguito, spingendo gli psionici a tentare qualcosa di disperato. Faccia è collassato ma uno degli psionici nemici è stato avvolto dale fiamme, portandosi dietro un paio di servitori. In risposta Matto e Spia si sono accaniti sull'ultimo rimasto, finché Matto non è crollato a terra urlando e uno degli ultimi accoliti del trader ha fatto altrettanto. Improvvisamente il tizio si è tirato in piedi, è saltato addosso all'ultimo psionico, lo ha buttato a terra ed ha cominciato a pestarlo ridacchiando. Mentre tutti eravamo concentrati sulla scena Matto si è rialzato, ha estratto la pistola e ha sparato alla nuca di Heavy.

Un secondo colpo è partito verso Twitch ma una schivata veloce gli ha salvato la pelle. Disgraziatamente, nel momento in cui ha smesso di tenere sotto tiro il trader un altro proiettile gli è arrivato alla schiena. Nel mentre Nubby e Sarge hanno abbattuto l'ultimo accolito e il rogue trader è scomparso con un sonoro crack. Subito dopo lo psionico nemico ha smesso di muoversi, Doc è corso verso Twitch e Heavy e sia il servitore posseduto che Matto sono ricollassati. Doc ha rappezzato Twitch, Spia è crollato esausto e Nubby ha sparato in testa sia allo psionico che all'accolito. Mentre Sarge esaminava la stanza alla ricerca del trader con uno stanco sghignazzo Matto ha provato a ritirarsi a sedere. Subito l'infortunato Twitch ha estratto la sua pistola e ha vuotato un caricatore addosso al piccolo bastardo. Nessuno ha commentato la cosa.

Sarge e Nubby si sono approcciati lentamente alla porta del bagno annesso all'ufficio. Tempo di raggiungerla e una voce dall'interno ha annunciato "Vorrei consegnarmi all'Inquisizione e mettere me stesso e la mia nave a disposizione per l'indagine in corso". Sia Sarge che Nubby hanno ignorato la cosa e hanno cominciato a preparare una carica da sfondamento. Prima di poter finire però hanno sentito l'assassina, che stava nascosta insieme al segretario dietro un archivio, chiamare l'interrogatore e riferire che il bersaglio era stato catturato e il trader si stava arrendendo. L'interrogatore quindi ha ordinato a Sarge di "Accettare la resa del gentiluomo e scortarlo alla navetta". Con uno stanco sospiro Sarge ha rimosso la carica e riferito il messaggio. Dopo pochi secondi il rogue trader ha aperto la porta e ha dichiarato compiaciuto "Sapevo che avremmo potuto lavorare insieme, è stato un così tragico fraintendimento-" a quel punto Nubby ha urlato "C'ha una pistola!" e Sarge gli ha fatto saltare la testa. L'interrogatore non è stato felice.

Quella è stata la fine della nostra parte d'indagine. Doc ha stabilizzato Twitch e rattoppato tutti gli altri, mentre Sarge raccoglieva il corpo di Heavy e Nubby saccheggiava i cadaveri. Era un po' imbarazzante stare lì in attesa del via libera degli arbite. Il segretario stava mugolando e piangendo in maniera molto irritante e il resto della squadra ci guardava con occhio omicida mentre cercava di trattenerlo. Ci siamo offerti di dare una mano ma per qualche motivo non hanno voluto. Inoltre, il fatto che Nubby stesse producendo rumori decisamente orribili mentre cercava di tirar via qualcosa dal cadavere del trader non faceva nulla per migliorare l'umore. Alla fine si è dovuto far prestare il seghetto chirurgico di Doc. Dopo un po' gli arbite hanno finito di ripulire la villa e una squadra ci ha scortati al loro distretto. Un velivolo è arrivato e ha raccolto il segretario, assieme all'assassina, Faccia e Spia per andare a scaricarli in una struttura sicura da qualche parte. A noi nessuno ha detto nulla, eravamo decisamente sulla lista nera dell'interrogatore. >Totale fenomeni psichici: 28 >Totale insidie del Warp: 7

Siamo rimasti qualche ora insieme agli arbite, che sono stati tanto gentili da darci qualcosa da mangiare e aiutarci a rimettere insieme Twitch mentre aspettavamo. Dopo un po' una navetta è arrivata a prendere noi e, sorprendentemente, il tecnoprete. La risalita è stata piuttosto tetra: Heavy era morto, sia il suo corpo che quello di Matto erano nella stiva, e sapevamo che l'interrogatore era furioso. Neanche le battute di Nubby riguardo il prezzo di mercato dei denti d'oro di seconda mano e la sua replica della morte del rogue trader ci hanno tirati su. Una volta tornati ci siamo gustati una lunga trattazione su come la nostra incompetenza aveva rovinato i piani accuratamente predisposti dell'interrogatore. Ci ha detto che la disobbedienza di Sarge aveva rimosso una fonte vitale d'informazioni, che le nostre pessime scelte avevano causato la morte di un valido compagno di squadra e che l'errore del tecnoprete sulla nave aveva messo a rischio l'intera missione. Il tutto senza tralasciare svariati commenti riguardo il nostro comportamento generale, atteggiamento, igiene ed istruzione, per finire commentando che se solo fossimo stati professionali quanto il resto della squadra Heavy sarebbe stato ancora vivo. Se il bastardo non avesse avuto il comando a distanza dei servitori della nave probabilmente Sarge lo avrebbe ammazzato. Alla fine ci ha ordinato di fare i bagagli e tornare alla navetta, ci avrebbero riportati alla nave di Oak utilizzando un trasporto della flotta mentre l'indagine veniva conclusa con l'aiuto degli arbite e dei mechanicus locali. Insieme a noi viaggiava un dataslate cifrato contentente il rapporto sull'indagine fino a quel punto e una critica generale del nostro operato. Ci era stato affidato insieme ad un severo avvertimento riguardo alle conseguenze in caso di smarrimento accidentale del pacco, Oak lo stava aspettando. Quindi abbiamo recuperato le nostre attrezzature ed Heavy e ci siamo imbarcati. Tuttavia, come ultimo gesto, abbiamo deciso di piazzare il cadavere di Matto in piedi nel bagno, sperando che potesse spaventare a morte il dannato interrogatore.

Il viaggio di ritorno è stato decisamente più gradevole rispetto all'andata. Nessuno dei marinai ci ha dato noia e abbiamo legato con il tecnoprete sulla base dell'odio comune per il bastardo di un interrogatore. Quindi, a parte le abituali esercitazioni di Sarge, più che altro abbiamo poltrito e prodotto idee su come modificare il rapporto dopo che il tecnoprete ha finito di hackerare il dataslate "sicuro". Pochi strumenti tecnologici possono resistere ad un tecnoprete con un mese di viaggio warp da far passare, prima ancora che fossimo a metà percorso il dataslate era aperto e pronto per alcune assennate modifiche. C'era una forte pulsione a cancellare il tutto e rimpiazzarlo con il disegno di un paio di chiappe e la didascalia "blah blah blah sono un colossale buco di culo blah blah blah" ma alla fine i pensatori più cauti hanno prevalso. Abbiamo semplicemente rimosso tutti i commenti negativi nei nostri riguardi e riscritto la nota disciplinare perché indicasse che non eravamo più necessari e potevamo essere riassegnati ad Oak. Poi, ripensandoci, abbiamo rivisto l'intero rapporto e portato l'autoincensazione dell'interrogatore a livelli stellari. Speravamo che in quel modo sarebbe risultato un grosso stronzo per chiunque potesse leggere il resoconto.

Alla fine del viaggio siamo ritornati alla scuola inquisitoriale mobile gigante del professor Oak, che al momento orbitava intorno ad un mondo agricolo casuale. Abbiamo scaricato il dataslate e siamo andati a cercare i nostri commilitoni. Come da manuale alcuni di loro stavano presidiando la sezione di nave che avevamo colonizzato all'arrivo. Ci siamo ritrovati, abbiamo scambiato storie e preparato un funerale adeguato per Heavy. Abbiamo chiamato il tecnoprete e trovato il nostro altro tecnobro nella sezione ingegneria, quindi li abbiamo invitati entrambi sul pianeta con noi. Abbiamo tirato Heavy fuori dalla stiva, "requisito" una navetta e ci siamo diretti verso il pianeta agricolo per dargli un addio appropriato. La mattina dopo i tecnobro hanno volenterosamente trascinato noi e i nostri doposbronza fino alla navetta e ci hanno riportati a bordo prima che qualcuno notasse la nostra assenza. Fatto ciò ci siamo sistemati per un alcune ben meritate settimane di licenza. Certi giorni rientravano squadre con storie di successi o fallimenti, e occasionalmente alcuni uomini in meno, altri giorni un messaggero veniva giù e una squadra veniva spedita in missione o un nuovo gruppo messo insieme. Alla fine il nostro periodo di riposo è finito, quindi abbiamo fatto i bagagli e abbiamo aspettato il nostro portaordini.

Il portaordini però non è arrivato. Invece un giorno, mentre ci rilassavamo nella nostra caserma di fortuna, un uomo alto ha infilato la testa nella stanza. Portava un uniforme verde e sapeva di ufficiale lontano un chilometro. Con voce garrula ci ha salutati e ha invitato la nostra squadra e "quel giovinotto robusto con la spada" ad unirsi a lui per una piccola spedizione. Ha detto che sarebbe andato in una zona di combattimento e che sicuramente avremmo gradito la possibilità di tornare in azione e risolvere "alcuni piccoli problemi militari che sono proprio la vostra specialità, nevvero?" Quindi con uno stanco sospiro ci siamo riuniti al seguito dell'unico uomo del reggimento abbastanza tonto da preferire una spada ad un sano fucile laser e abbiamo seguito il nostro interrogatore sulla navetta.